Il 27 maggio di un anno fa è accaduta una cosa molto grave, che ha sconvolto la vita di molti, ma soprattutto la sua, quella di Sara. Quel bruttissimo giorno Sara era in macchina, da sola, improvvisamente avverte un teribile mal di testa, si ferma in una piazzola di una strada che porta a un paese qui vicino, nella quale miracolosamente si erano fermati dei vigili. Lei spiega alla vigilessa i suoi sintomi e fa appena in tempo poichè un attimo dopo cade a terra in una pozza di sangue.
Aneurisma cerebrale. Viene portata d'urgenza all'ospedale e dopo molti interventi ora è fuori pericolo. Adesso si trova a Volterra, in un centro di riabilitazione e dopo un anno sta ricominciando a parlare e a riconoscere le persone che le stanno vicine. Io purtroppo non le sono stata vicina. Vicina con la mente e con il cuore, ma non fisicamente. Devo trovare la forza di andarla a trovare dopo quell'unica volta a settembre. Prima di quel maledetto 27 maggio ci eravamo viste per il mio compleanno, a fine aprile, ed eravamo andate a mangiare una pizza insieme, confidandoci i nostri piccoli segreti, i chiacchiericci riguardanti i miei amici di San Donato e i suoi di Tavarnelle, i timori per l'esame di maturità e programmando un'estate insieme per prepararci al test d'ammissione di medicina. E poi quell'incubo. Forza Sarina, ti vogliamo tanto bene, tu sei tanto forte, sei la persona più bella che abbia mai conosciuto, l'amica più vera, quella che mi ha fatto capire qual'è la mia strada. E ora tocca a te riprendere la tua! Un bacione, prometto che verrò a trovarti presto.